Gen-2017
PRATICHE Documentare per Lavorare
Pratiche
Documentare per lavorare
In quali casi è necessario presentare una pratica alla pubblica amministrazione e quale tipo di pratica?
Il D.Lgs 222/2016 è stato emanato al fine di individuare i procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definire i regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti.
Le attività produttive e le imprese devono pertanto uniformarsi a tale decreto non solo in occasione dell’apertura di un nuovo insediamento, ma anche in caso di trasferimento di sede, ampliamento, subingresso con un richiamo particolare – ma non esclusivo – alle attività di cui all’Allegato I al D.P.R. n°151/2011.
La “pratica” può essere pensata come una cartellina che contiene istanze e attestazioni di conformità in ordine a (elenco non esaustivo) :
• idoneità edilizia del fabbricato che ospita l’attività e delle eventuali modifiche necessarie all’adeguamento dello stesso;
• idoneità impiantistica (in particolare il sistema antincendio senza dimenticare gli impianti di approvvigionamento idrico e di conferimento dei reflui, necessari per l’attestazione di abitabilità del fabbricato);
• rispetto della normativa relativa a salute e sicurezza dei luoghi di lavoro (anche con riferimento alle eventuali fasi di cantiere);
• rispetto delle normative relative all’efficienza energetica;
• rispetto delle disposizioni di tutela dal rischio idrogeologico;
• rispetto del codice dei beni culturali e del paesaggio.
Presentare la pratica è l’ultimo passo di un procedimento che vede affiancarsi imprenditorialità e capacità progettuale in uno sforzo comune necessario a documentare l’idoneità del progetto lavorativo e l’adeguatezza della sua struttura fisica alle possibilità offerte dal contesto in cui lo stesso si inserisce.
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